giovedì 2 giugno 2011

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Squadra antimafia - Palermo oggi

Squadra antimafia - Palermo oggi è una serie televisiva italiana composta da tre stagioni, rispettivamente formate da 6, 8 e 10 episodi. È prodotta da Pietro Valsecchi e trasmessa su Canale 5 dal 31 marzo 2009.
Dal punto di vista cronologico, Squadra antimafia - Palermo oggi rappresenterebbe il sequel de L'ultimo padrino, infatti molti personaggi della fiction precedente ricompaiono in questa serie. Da aprile 2010, va in onda la seconda stagione, nota anche con il titolo Squadra antimafia - Palermo oggi 2. Dall'8 aprile 2011 vanno in onda gli episodi della terza stagione, che vede ancora protagonisti Simona Cavallari e Giulia Michelini[1].

[modifica] Prima stagione

Claudia Mares (Simona Cavallari), Vice Questore della mobile di Roma con un passato da scorta in Sicilia, è richiamata a Palermo da Stefano Lauria (Massimo Poggio),suo vecchio collega ,per indagare sulla scomparsa di un ingegnere delle telecomunicazioni. Lauria viene ucciso sotto gli occhi di Claudia ,purtroppo prima che possa parlare di ciò che aveva scoperto. Claudia prende il suo posto a capo della Duomo, la squadra che arrestò Bernardo Provenzano tre anni prima, l'ultimo padrino di Cosa Nostra . Il gruppo è composto da Alfiere (Ninni Bruschetta), Africa (Marco Leonardi), Gigante (Lele Vannoli), e Viola (Silvia De Santis). La squadra inizia a indagare sull'omicidio di Lauria, ma nel frattempo sta facendo anche ricerche sulla scomparsa di un ragazzo, Nicola Licastro, figlio di un commerciante di mobili appartenente all'associazione "Basta Pizzo",e continuando l'indagine sull'ingegnere.Le piste che segue la portano a scoprire una guerra tra vecchi e nuovi boss: tra Michele Lopane (Peppe Lanzetta) e Giacomo Trapani (Claudio Castrogiovanni), capo delle famiglie scacciate da Palermo negli anni 80 per mano dei Corleonesi. La nuova guerra per il territorio coinvolge anche Rosy Abate (Giulia Michelini), una donna che Claudia conosce bene, esponente di una delle vecchie famiglie sul territorio controllate da Giacomo Trapani, e che, dopo un lungo periodo di esilio passato negli Stati Uniti , rientra a Palermo.Avvalendosi della sua collaborazione e del Vice Questore Ivan Di Meo (Claudio Gioè),la Duomo inizierà a entrare nei traffici e nelle nuove dinamiche delle famiglie mafiose, ma non è più il tempo solo dei pizzini: intercettazioni, comunicazioni criptate,satelliti e sofisticate tecnologie di spionaggio.I nostri uomini scopriranno presto che la guerra è lunga e piena di insidie anche interne.

[modifica] Seconda stagione

E trascorso un anno dagli avvenimenti che hanno segnato la vita di Claudia Mares,confermata nel suo incarico di vicequestore capo della squadra antimafia di Palermo. Al suo fianco troviamo tre nuovi elementi: Sandro Pietrangeli,detto Pietra (Giordano De Plano),un ex agente sotto copertura dai metodi grezzi e diretti, Luca Serino (Francesco Mandelli), milanese d'ufficio trapiantato nella difficile realtà siciliana, e la giovane Fiamma Rigosi (Alice Palazzi), per inclinazione e indole sempre dalla parte dei più deboli, esperta d'informatica e di sorveglianza elettronica. La prima puntata vede la squadra impegnata a seguire l'avvocato Cifalà, uomo di fiducia della famiglia Abate, che sta per chiudere nuove alleanze. I nostri sono in missione in un ristorante dove sta per avvenire un incontro tra siciliani e calabresi, un misterioso sudamericano e un uomo che non riusciamo a vedere. Claudia crede di aver riconosciuto in quell'uomo Ivan Di Meo. Prima un sospetto poi la sconcertante conferma. Ivan il poliziotto corrotto che Claudia ha amato alla follia dato ufficialmente per morto a quanto pare è vivo ed è passato definitivamente dalla parte dei Mafiosi. Per Claudia è un duro colpo, ad aiutarla nel suo sconforto c'è anche Rosy Abate la cui famiglia continua ad essere bersaglio dei clan rivali e delle imboscate della polizia. In una di queste perderanno la vita Vito e Carmine, gli ultimi due fratelli di Rosy. Le indagini della squadra si concentrano sulla scalata della famiglia Abate guidata da Nardo, che è più che mai decisa a riprendersi Palermo. Il vero business questa volta però viene dall'estero, in particolare dalla Colombia. Il super ricercato Gaetano Lipari, detto Il Santo, è in arrivo in Italia, con l'intenzione di riunire gli esponenti delle cosche mafiose, dei clan camorristici campani e della ndrangheta calabres. Un summit tra Capi dei Capi che riscriverà la struttura del traffico di droga internazionale. I nostri cercheranno di catturare il pericoloso sudamericano, di cui nessuno conosce il suo vero volto, e di sgominare l'operazione. In questo scenario Ivan Di Meo agirà nell'ombra su più fronti sempre in bilico tra il bene e il male. Ad aiutare Claudia c'è l'uomo di cui si fida di più, Alfiere, che per la sua grande esperienza sarà determinante nel corso delle indagini, anche se il destino non andrà proprio a suo favore, visto che morirà ucciso da un killer professionista detto "il Catanese" (Fabrizio Corona), incaricato di uccidere la Mares. Al fianco dei nostri si inserisce una figura dai connotati e dai trascorsi non propriamente limpidi:l'agente dei servizi segreti, De Silva. Appartenente ad una fragia dei servizi deviati, l'agente avvicina Claudia inizialmente per affiancarla nella ricerca di Ivan Di Meo. Presto però De Silva si rivelerà un soggetto molto pericoloso, corrotto e senza scrupoli, interessato solo a perseguire i suoi scopi. Sarà come un'ombra nera, sempre presente sulla strada delle indagini di Claudia.

[modifica] Terza stagione

Sono passati diversi mesi dalla fuga da Palermo di Rosy Abate (Giulia Michelini) ma Claudia Mares (Simona Cavallari), capo della squadra Duomo, temporaneamente sospesa dal servizio sta continuando a darle la caccia e le sue ricerche sono diventate una vera e propria ossessione nei confronti di Rosy, che intanto sta dando alla luce il piccolo Leonardo nella tenuta di Vincent Truebla , che a quanto pare concepito insieme al pericoloso narcotrafficante. Intanto in uno specchio di mare antistante a Palermo, al largo dell'Isola delle femmine, Claudia Mares ha per caso scoperto il relitto inabissato di una carretta del mare che contiene alcuni liquami tossici ma che celano anche il cadavere di un uomo. Era l'ultimo uomo rimasto fedele a Rosy Abate e, attraverso alcune tracce che l'uomo ha lasciato, Claudia sospetta dove si nasconde la mafiosa. Grazie al contributo della DEA, la Duomo ha identificato il clan dei Truebla e la sagoma di una figura femminile che sembra corrispondere a Rosy Abate. Ora il compito di fermarla è in capo al Procuratore Giorgio Antonucci (Gianmarco Tognazzi) che affiancherà Claudia e la squadra ma c'è un nuovo arrivato, il vicequestore Domenico Calcaterra (Marco Bocci), contrario ai metodi troppo poco ortodossi di Claudia, ma che cercherà di accompagnarla nella cattura di Rosy in Colombia e parallelamente anche alla guerra contro il clan dei Manzella, che sembra aver stabilito una pericolosa pax mafiosa che controlla il territorio siciliano


[modifica] Quarta stagione

È stata confermata la quarta stagione di questa serie visto il successo ottenuto. Le riprese dovrebbero iniziare a metà luglio 2011 con le presenze quasi certe di Simona Cavallari, Giulia Michelini e Gianmarco Tognazzi nei rispettivi ruoli non si sa ancora se ci sarà [Marco Bocci]

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Squadra Antimafia 3 - Intervista di TvBlog a Marco Bocci: "Calcaterra è antipatico ma si innamorerà anche lui"



Questa sera alle 21:10 su Canale 5 andrà in onda la quarta puntata della fiction Squadra Antimafia 3 - Palermo Oggi. Dopo avervi proposto l’intervista doppia a Simona Cavallari (Claudia Mares) e Giulia Michelini (Rosy Abate), abbiamo rivolto alcune domande all’attoreMarco Bocci che interpreta il vicequestore Domenico Calcaterra. Bocci è insieme aGianmarco Tognazzi e Giuseppe Zeno tra i nuovi protagonisti della serie prodotta daPietro Valsecchi per Taodue. In questa intervista l’attore di Marsciano parla del suo ruolo di poliziotto, svelando qualche retroscena sulle prossime puntate. Inoltre racconta del rapporto instaurato con gli altri attori del cast e dei progetti futuri.
Sei entrato quest’anno nel team di una fiction importante come Squadra Antimafia confrontandoti con attori che hanno partecipato alle prime due stagioni. Come ti sei trovato con loro?
“Mi hanno accolto tutti a braccia aperte, con tanto entusiasmo e tanto affetto. Non ho avuto nessuna difficoltà se si considera che, nel momento in cui ho accettato il lavoro, immediatamente una settimana dopo con il resto del cast siamo andati tre giorni in un agriturismo a leggere le sceneggiature. E di attore nuovo c’ero soltanto io. E’ stato molto bello, un grande affiatamento”.
Sei consapevole che il tuo ingresso di fatto sostituisce nel cuore delle telespettatrici un personaggio come Ivan Di Meo interpretato da Claudio Gioè?
(ride, ndr) “Non lo so, non è un passaggio così scontato. Ci vuole tempo. Ho visto per il momento le reazioni del pubblico che è molto affezionato a Squadra Antimafia e ho saputo che ci sono stati commenti molto positivi. Io sono entrato con un personaggio molto antipatico ma è come se lo spettatore vivesse con rammarico questa mia antipatia. Sto antipatico però nello stesso tempo la gente vorrebbe che fossi più simpatico, meno contro la squadra, meno contro i metodi della Mares. C’è una sorta di disperata ammirazione per Calcaterra”.



Sei protagonista di Squadra Antimafia 3 ma recentemente hai partecipato ad un’altra serie di successo come Romanzo Criminale dove interpretavi un altro poliziotto, Scialoja. E’ un ruolo che ormai ti hanno cucito addosso.
“Spero proprio di no. In mezzo ne ho fatti anche altri di personaggi. Forse questi sono i più popolari. Calcaterra e Scialoja sono due poliziotti molto diversi con un differente approccio al lavoro. Non ho vissuto questo impegno dal punto di vista della professione o del personaggio ma piuttosto dal punto di vista umano e in maniera diversa entrambi sono rappresentativi di due caratteristiche differenti in questo ruolo”.
Tornando a parlare di Squadra Antimafia 3, tra gli attori c’è Giuseppe Zeno che spesso abbiamo visto in ruoli positivi e invece qui è un feroce camorrista. Ti piacerebbe passare dall’altra parte della barricata e diventare tu il cattivo della situazione?
“E’ una cosa che mi affascina però dipende anche dalla scrittura dei personaggi. A volte è facile o difficile interpretare un personaggio in base al ruolo che rappresenta all’interno di una storia. Mi piacerebbe farlo, ma non è che miri essenzialmente a interpretare un cattivo. Quello che più mi entusiasma è lavorare su un uomo che nel bene e nel male abbia un carattere, abbia tante sfaccettature, un personaggio compiuto, un po’ come è Calcaterra”.
Com’è il rapporto con gli attori fuori dal set?
“Assolutamente giocoso, ci siamo divertiti tanto durante le riprese e ci divertiamo ancora perchè ci frequentiamo abitualmente. Ho stretto degli ottimi rapporti con il regista, con Gianmarco Tognazzi, con Francesco Mandelli, con Giuseppe Zeno che già conoscevo perchè avevamo lavorato insieme e con Giulia Michelini. Insomma con tutti. Siamo talmente amici che con alcuni di loro abbiamo passato Pasquetta insieme”.

Sarai anche in Squadra Antimafia 4?

“Questo non posso dirlo, svelerei troppo sul finale di questa stagione. L’imprevedibilità è il fascino della serie. E’ riduttivo solo definirla fiction, direi che è una sorta di fanta-fiction visionaria, un termine che ho coniato perchè la reputo davvero all’avanguardia. Una delle poche serie che osa e azzarda giorno dopo giorno, sia in termini di scrittura che di regia perchè tutto può succedere. Si affrontano delle cose a volte veramente assurde, ma in maniera reale e credibile. E poi qui c’è una scrittura orizzontale, non tante storie come accade con la fiction tradizionale, con tanti personaggi ognuno con la propria personalità. Spesso si tende a raccontare una storia che nasce quella sera e finisce la sera stessa, in questa serie se ne racconta una sola in dieci puntate. Un concetto rischioso ma che, se apprezzato, crea un pubblico forte che si appassiona”.


Ripercorriamo un attimo i tuoi esordi. Che ricordi hai del tuo primo ruolo in tv nella soap Cuori rubati, un ruolo molto diverso da quello di oggi?
(ride, ndr) “Ero emozionatissimo! Se mi rivedo, vedo un ragazzino assolutamente fuori luogo che non c’entrava niente con quello che stava facendo soprattutto perchè era abituato ad un’altra forma che era quella del teatro, il primo sperimentale e dialettale. Mi sono ritrovato a fare una fatica pazzesca e soprattutto ottenendo un risultato del tutto discutibile. Ricordo l’emozione e l’adrenalina di recitare davanti ad una macchina da presa ed essere trattato come mai era successo prima”.
Ho saputo che sei il testimonial dell’Ente del Turismo della provincia di Perugia. Hai in progetto una fiction o un film da realizzare? Qual è il modo migliore per promuoverla?
“Più che un progetto è un sogno. C’è una cosa alla quale da un po’ di tempo sto lavorando, a volte in maniera più decisa altre nel tempo libero. Mi piacerebbe realizzare un film ambientato in un posto splendido come questo. Si tratta di una commedia triste, una storia drammatica. Riprenderò questo progetto non appena i tanti impegni me lo consentiranno”.
Ultima domanda, dopo questi sette mesi di Squadra Antimafia cosa bolle in pentola?
“Ci sono diversi progetti per l’estero e per l’Italia, tutto da combinarne con altri che partiranno sicuramente. Stiamo organizzando le tempistiche, non è semplice perchè c’è un lavoro che dovrò fare di certo ma dovrà essere coordinato con altri impegni. Non voglio dire di più anche per scaramanzia ma le proposte non mancano per fortuna”.
Che evoluzioni avrà il tuo personaggio nel corso della storia?
“Cercherà di accordarsi con Claudia Mares tentando di prendere tutto quello che è di buono e nello stesso tempo dare del suo, rimanendo sempre con il suo carattere e la sua personalità. Capirà che è inutile scontrarsi ma sarà utile per lui trovare dei compromessi. Questo nonostante perlomeno nelle prime puntate il suo ruolo sarà poco chiaro: nella puntata che va in onda stasera per esempio non si sa ancora se Calcaterra sia un poliziotto o uno corrotto e il sospetto da parte della squadra nei suoi confronti crescerà”.
Ci sarà una storia d’amore tra la Mares e Calcaterra?
“Non posso essere così preciso nel risponderti. Diciamo che pure lui, anche se già innamorato della moglie, si innamorerà di qualcun altro. Ma non vi dico di chi”.

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4 commenti:

  1. Speriamo che il misterioso personaggio che Salva Calcaterra nell'ultima puntata sia lei "La MARES!!!!!!!!!!!!"

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  2. Mi manca "La Mares" per favore fatela tornare!!!! La trasmissione è bellissima anzi la trama di quest'anno è di gran lunga la più avvincente. Alcuni personaggi hanno fatto un salto di qualità: Rosy è indiscutibile come sempre; Da Silva è cresciuto tantissimo e anche il personaggio di Pietrangeli si è affermato. Ma La Mares (e non a caso ci metto l'articolo davanti) .... La Mares è innavicinabile.... Il Suo personaggio era e sperò sarà una spanna sopra a tutti gli altri........

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  3. Comunque complimenti agli autori..... Non si vedeva una serie così avvincente da un pezzo.... (dalla serie precedente mi viene da dire). Sono stato in piedi davanti alla tivù come quando guardo una finale dei mondiali.....

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  4. Ultima considerazione.... Un po troppo difficile pubblicare su questo blog......

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